Durante il pecorso Youz sono molti i temi emersi in ambito Green, soprattutto quelli riguardanti la volontà dei giovani di uscire dalla crisi climatica potenziando una mobilità condivisa e sostenibile in tutto il territorio regionale.
Per mettere in atto questa ed altre azioni di transizione ecologica la Regione Emilia-Romagna ha sviluppato la rete regionale per la mobilità ciclopedonale, incentivando la promozione della cultura ciclabile: l’uso della bicicletta rappresenta un tipo di spostamento direttamente correlato con l’abbattimento dell’inquinamento ambientale, la sicurezza dei trasporti, il miglioramento della qualità della vita e la percezione del paesaggio e del territorio.
Fondamentale per incrementare la mobilità ciclopedonale è realizzare un sistema di accessibilità e di itinerari che vada oltre la singola “pista”, e che abbia caratteristiche di qualità, riconoscibilità e sicurezza. La Regione, oltre a finanziare le infrastrutture ciclopedonali, promuove e cofinanzia anche iniziative e attività che incentivino la cultura ciclabile, in modo da orientare sempre di più le cittadine e i cittadini verso l’uso della bici per gli spostamenti individuali o di gruppo e di garantire quindi un effettivo utilizzo della rete regionale.
La Rete delle Ciclovie regionali è costituita da percorsi già attualmente utilizzati per cicloturismo e non solo, corrispondenti a oltre 1.000 km di infrastrutture (riferite a un’estensione complessiva di circa 3.800 km) e sviluppate su differenti tipologie (percorsi esistenti o comunque utilizzati, viabilità minore a basso volume di traffico veicolare in sede propria, riservata o protetta, sedimi dismessi-ex ferrovie – argini, strade e sentieri forestali, rurali o storici, oltre alle reti urbane ed extraurbane di piste ciclopedonali).
La Regione sviluppa il tema dell’integrazione tariffaria e modale promuovendo, fra gli altri, il progetto di bike sharing & ride regionale “Mi Muovo in Bici”. Si tratta di un sistema innovativo di noleggio in condivisione di biciclette, che rappresenta un modo alternativo di muoversi in città per contribuire a diminuire il traffico e a ridurre l’inquinamento. L’obiettivo è realizzare un sistema unico con tessera elettronica che consenta a chi è in possesso del titolo di viaggio Mi Muovo di accedere anche al servizio di noleggio bici su tutto il territorio regionale, riponendo le biciclette in qualunque rastrelliera con posti liberi e facilitando anche l’accesso alle stazioni e ai parcheggi. Il servizio è destinato a tutti i cittadini, in particolare i pendolari e turisti, che hanno la necessità di effettuare brevi spostamenti in città, senza il problema dell’accesso alle ZTL e del parcheggio. L’utilizzo del servizio è consentito anche ai minori che abbiano compiuto sedici anni.
Sulla base di un “patto” siglato con le Amministrazioni comunali che hanno aderito al progetto, la Regione si fa carico della fornitura delle bici complete di postazioni e sistema di monitoraggio in tempo reale, concedendole in comodato gratuito ai Comuni coinvolti, mentre a questi ultimi spettano le installazioni necessarie vicino alle stazioni ferroviarie e in altri luoghi ritenuti prioritari.
La Regione Emilia-Romagna considera tra gli obiettivi prioritari il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, tenuto conto delle importanti implicazioni sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. In quest’ottica promuove attivamente diverse iniziative per sviluppare una mobilità sostenibile con una maggiore sicurezza per la circolazione ciclistica, per incentivare i trasferimenti casa-lavoro, casa-scuola, per favorire il cicloturismo e, in generale, per favorire l’avvicinamento dei cittadini a scelte di mobilità consapevoli. Il progetto “Bike to Work 2021”, in coerenza con la programmazione regionale, punta alla disincentivazione all’uso del mezzo privato e incentivazione all’uso della bicicletta, anche facilitandone l’interscambio con il sistema ferroviario.
Per rendere sicuri i percorsi casa-scuola prevediamo di finanziare i 13 Comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti per costruire percorsi ciclabili. I Comuni coinvolti nell’iniziativa potranno utilizzare fino al 20% delle risorse per incentivare la mobilità in bicicletta, ad esempio con la riduzione del costo di deposito presso le velostazioni, del costo per il bike sharing e altri vantaggi da stabilire.
Possono accedere al contributo i Comuni con popolazione inferiore a 50.000 abitanti, nelle zone territoriali Pianura Ovest (IT0892) e Pianura Est (IT0893), specificatamente interessate all‘infrazione europea per il superamento del valore limite giornaliero di PM10, e nell’agglomerato di Bologna (IT0890). Si tratta complessivamente di 194 Comuni. I proponenti che risulteranno assegnatari del contributo, assumeranno le funzioni di soggetti attuatori, con titolarità dei poteri, funzioni e compiti sulle attività amministrative inerenti la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo/certificazione dei lavori e delle relative procedure di affidamento.
Sono finanziabili spese d’investimento per la realizzazione di interventi come percorsi ciclabili e/o di moderazione del traffico finalizzati a privilegiare la circolazione delle biciclette nel rispetto delle norme vigenti, ad esempio:
- Piste e percorsi ciclabili, in ambito urbano ed extraurbano;
- interventi di manutenzione straordinaria della sede stradale in ambito urbano finalizzati a garantire la sicurezza e incentivare la circolazione delle biciclette, nel rispetto delle norme vigenti, come:
- corsie ciclabili;
- casa avanzata, con linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli;
- bike lane come parte dell’ ordinaria corsia veicolare ad uso promiscuo, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, con destinazione alla circolazione dei velocipedi;
- interventi di moderazione delle velocità finalizzati a garantire l’uso condiviso dello spazio stradale da parte di tutti gli utenti della strada;
- zone a velocità veicolare ridotta (zone 30), zone a traffico limitato, strade scolastiche, percorsi sicuri casa-scuola;
- infrastrutture di servizio per la biciletta nelle polarità urbane (di trasporto pubblico, servizi socio-sanitari, amministrativi, culturali) come velostazioni, depositi veicoli, rastrelliere portabiciclette e attrezzature per la sosta delle biciclette atte a ridurre il furto.
Saranno ammissibili spese di segnaletica solo se parte di un progetto di manutenzione straordinaria o nuova costruzione, ovvero sostenute in capitolo di investimenti.
Sono finanziabili le spese sostenute a partire dal 01/01/2021 e gli interventi dovranno essere in funzione entro il 31 dicembre 2023.
Attraverso queste ed altre azioni la Regione intende rispondere agli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare:
- 3. Salute e benessere, per garantire a tutte e tutti il diritto alla salute, la prima tra le priorità, per generare sviluppo e coesione;
- 11. Città e comunità sostenibili, per rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili;
- 13. Lotta contro il cambiamento climatico, per raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050 e del passaggio al 100% di energie rinnovabili.