Segnali urbani. La storia del writing dagli anni Ottanta ad oggi

Fino al 3 giugno a Rimini, la mostra che racconta la storia del writing

Era il 1994 quando Rimini ospitò Indelebile, uno dei primi grandi eventi italiani dedicati al mondo del writing e alla subcultura hip hop. Un segno del legame profondo tra la città e una forma di espressione artistica che ha visto in Rimini un laboratorio sperimentale, capace di anticipare tendenze e valorizzare il talento di artisti oggi apprezzati a livello nazionale.

A raccontare la storia che lega la città ai più grandi nomi dell’arte urbana degli ultimi quarant’anni ci pensa la mostra Segnali urbani, che fino al 3 giugno 2023 animerà l’ala nuova del Museo della Città “Luigi Tonini”. Parte integrante del progetto The right to write, l’esposizione è realizzata dalle associazioni di promozione sociale Romagna in Fiore ed Artai, da anni impegnate nella diffusione delle discipline di arte urbana e writing, in collaborazione con i centri giovanili del territorio riminese: Grotta Rossa, Casa Pomposa, RM25 e coop Millepiedi.

La mostra

L'intento espositivo di Segnali urbani è duplice: da una parte si vuole mostrare la storia del writing riminese con foto di spot urbani e di azioni "non istituzionali" realizzate dai pionieri di quest’arte; dall'altra parte, quasi a contrasto, la mostra propone una selezione di writers che negli anni hanno sperimentato anche vie istituzionali (quali ad esempio le gallerie d’arte) per proporre un’idea di street art comunque legata fortemente all'esperienza urbana, ma capace di reinventarsi calandosi anche in contesti molto diversi dall'ambiente originario.

Il visitatore si trova così di fronte a lavori molto diversi tra loro: tele, disegni, stampe, sculture, installazioni sonore e opere site-specific che in alcuni casi diventano opere interdisciplinari con intrusioni nel mondo della grafica, dell'illustrazione e della customizzazione.

I pezzi in mostra appartengono a Eron, Rok, Reoh, Basik, Enko4, TomoZ, Mozoner, Burla22, Jato e Blatta, artisti che ancora oggi influenzano in maniera incisiva il modo di vivere e realizzare l'arte urbana.

Inoltre, all'interno della collettiva è stata predisposta un’intera parete dedicata ai bozzetti preparatori: è stato chiesto a oltre quaranta writers di selezionare tre bozzetti, realizzati in anni differenti, che rappresentassero il loro percorso evolutivo. Ne risulta una grandissima e inedita installazione con più di 120 disegni originali che ripercorrono più di 30 anni di writing cittadino, a ulteriore testimonianza del solido rapporto che ancora oggi lega Rimini e l’arte urbana.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19 (lunedì chiuso). Ingresso gratuito.

Il progetto The right to write

La collettiva è inserita all'interno del progetto The right to write, che comprende diverse azioni di promozione della urban art, come i corsi di avvicinamento avviati lo scorso aprile e altre iniziative in programma tra i mesi di maggio e giugno. Finanziato con i fondi del bando regionale Geco11 e patrocinato da Comune di Rimini, il progetto si pone l'obiettivo di sensibilizzare il cittadino all'arte urbana tramite corsi, esposizioni e conferenze e mostrare le potenzialità che gli artisti urbani riminesi hanno sviluppato in più di 30 anni di attività e di progetti condivisi con amministrazioni e privati.