Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, un sostegno concreto
Un podcast e uno spettacolo teatrale per raccontare “Senza mezze misure
La storia della signora Raffaella, la storia di Gessica, la storia Alina, Elisa e molte altre. La voce di Carlo Lucarelli scandisce racconti nell’episodio “Senza mezze misure” del podcast Ti racconto l’Emilia Romagna, a cura dell’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Regione Emilia - Romagna. Pubblicato in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e parte di una campagna più ampia, Senza mezze misure cuce i fili degli interventi a favore delle vittime di reato - e non solo di violenza di genere - in Emilia - Romagna portati avanti dalla Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati: azioni mirate a non lasciare sole e soli chi ha subito un reato, attraverso un sostegno spesso molto concreto come quello economico. Senza mezze misure è il titolo scelto per sottolineare la necessità di schierarsi sempre dalla parte delle vittime senza mezze misure dato che, spesso, questi eventi spariscono dai radar dell’opinione pubblica una volta che il caso si esaurisce le le persone coinvolte continuano a convivere con le conseguenze dell’abuso subito.
Scrittore conosciuto per i suoi approfondimenti sui casi di cronaca, la scelta della voce di Carlo Lucarelli non è però legata alla sua produzione come autore; da anni infatti è, a titolo gratuito, il presidente della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati. In “Senza mezze misure” Lucarelli spiega il funzionamento degli interventi: “La fondazione interviene sulle richieste dei sindaci; succede un fattaccio, un reato grave, che ha a che fare con gli emiliano - romagnoli, anche all’estero, oppure da un’altra parte o anche qua da noi in Emilia - Romagna, i sindaci scrivono un’istanza alla Fondazione, fanno una sorta di istruttoria, ci spiegano cos’è successo, ci raccontano un po’ di dettagli e soprattutto ci dicono in che modo possiamo aiutare le vittime di quel reato. Noi ci riuniamo ogni tre mesi come comitato garanti e prendiamo in esame le richieste e poi liberamente e concretamente stanziamo dei fondi per aiutare le vittime”
La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati nasce nell’ottobre del 2004 dall’esigenza di avere uno strumento agile per intervenire in casi di emergenza a sostegno immediato delle vittime di reato; ne sono soci fondatori la Regione Emilia - Romagna, insieme con le Province e i Comuni capoluogo della regione. Oltre ai soci fondatori ci sono anche due soci sostenitori, che sono l’Università di Parma e la Cooperativa Bilanciai di Campogalliano (Modena). La cooperativa è a tutti gli effetti la prima azienda ad aderire alla Fondazione e proprio dalla necessità di coinvolgimento di altre realtà produttive del territorio regionale, nasce la proposta, raccolta dallo stesso Lucarelli e dalla direttrice dell’ente Elena Zaccherini, dello spettacolo teatrale Senza mezze misure.
Cosa succede quando si spengono i riflettori e chi ha vissuto o subito una violenza deve riannodare i fili della vita quotidiana? Di cosa ha bisogno la vittima e come si può intervenire per darle un aiuto concreto? Sul palco, Carlo Lucarelli esplora il percorso di rinascita personale di chi ha dovuto ricostruire la propria vita e lo fa attraverso il racconto delle storie di chi è stato sostenuto dalla Fondazione; un percorso che è individuale ma passa dal sostegno della comunità, che deve saper affiancare le vittime nei momenti tragici e difficili che quest’ultime devono affrontare. Scritto a quattro mani con la direttrice della Fondazione Elena Zaccherini, oltre a Carlo Lucarelli sul palco le donne del coro Farthan diretto da Elide Melchioni. Lo spettacolo è andato in scena il 18 novembre scorso al Teatro Storchi di Modena,
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