La Shoah raccontata da giovani artisti/e

Su Giovazoom una mostra collettiva di opere inedite

In quest'anno segnato dall'emergenza sanitaria il Comune di Parma ha deciso di moltiplicare gli sforzi per consentire le iniziative per la celebrazione del Giorno della Memoria, istituita dalle Nazioni Unite nel 2005, in commemorazione delle vittime della Shoah.

Il calendario promosso dal Comune prevede incontri, presentazioni, concerti, momenti di teatro, installazioni, attività con le scuole, visite virtuali, interviste e diverse attività online per tenere viva la memoria sulla tragedia delle vittime dell’Olocausto.

Tra le numerose iniziative spicca il progetto del Servizio Giovani del Comune di Parma che in collaborazione con l’Associazione Culturale Toro ha realizzato una mostra virtuale e collettiva di giovani artisti e artiste: il percorso espositivo, in anteprima mercoledì 27 gennaio sui canali Facebook e Instagram di Giovazoom, accoglierà le opere inedite di Pietro AimiIsabella BerselliniNot a Wonder BoyLoboMartCanuFilippo MedioliGabriela Starciuc e Rise che “rappresentano in un modo efficace, diretto, a volte spietato ed emozionalmente forte una incancellabile e tragica pagina della storia del Novecento”.

Le biografie delle artiste e degli artisti

Pietro Aimi, classe 1997, nasce e vive a Parma. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico Toschi partecipa alle prime mostre a Parma e provincia con il collettivo "Davide e Godzilla", successivamente è coinvolto in numerose mostre collettive in spazi espositivi come il Wopa Temporary, Galleria San Ludovico e BDC. Con la band NuncaNada ha progettato una serie di performance che hanno come obiettivo l'unione tra musica e disegno improvvisato. Attualmente frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna nel corso di Fumetto e Illustrazione.

Isabella Bersellini è un’illustratrice freelance based in Parma. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna in Fumetto e Illustrazione. Ha lavorato, tra gli altri, con Lipu, Officine On/Off e Interlinguae. Collabora con l’ associazione culturale "Jamais Vu" e varie small press quali LokZine, Nurant e C.A.C.C.A. Disegna quello che c’è sotto la superficie, o per lo meno la sua. E' affascinata dal mistero della notte e dall’infinito. L’infinito diventa quella dimensione incontrollata e incontrollabile a cui tutti siamo destinati. Chiavi, cuori, triangoli, costellazioni: i suoi personaggi sono spesso muniti di strumenti e immagini tradizionalmente utili a decifrare e svelare sentimenti, universi e segreti.

Alessandro Canu è nato nel dicembre del 1988. Vive e lavora a Parma, dove si occupa di illustrazione, curatela e di mostre. 

Filippo Medioli, nato il 7 gennaio 1994 a Milano. Da sempre scarabocchia sopra ogni cosa mostri e creature partorite dalla sua fantasia, cercando di evadere da questa noiosa realtà. Nel 2013 si trasferisce a Parma e diventa medico 6 anni più tardi, non abbandonando mai la passione dell’illustrazione e del sognare ad occhi aperti.

Notawonderboy. Come celebra il suo nome, non è un ragazzo prodigio. Art director, illustratore, graphic designer classe 1982. Nato tra le nebbie della pianura piacentina, dopo un lungo peregrinare tra Milano, Treviso, Modena e Reggio Emilia, dal 2010 vive e lavora a Parma. Come graphic designer, art director e illustratore dirige il suo studio personale: Studio Brado.

MART. “Al secolo conosciuto come Martino, nasco a Fidenza. Ho frequentato il Liceo Artistico Paolo Toschi sezione grafica e successivamente la Scuola Comics a Reggio Emilia, indirizzo Grafico. Da sempre disegno a mano libera, inizialmente facendo graffiti con la tecnica dello stencil per spostarmi verso l’illustrazione. Nei miei disegni utilizzo la tecnica del dotwork in bianco e nero, riducendo al minimo la presenza del colore. Questa tecnica mi ha portato verso i tatuaggi che pratico da qualche anno”.

LOBO. Il suo lavoro cerca di dare forma a situazioni e stati d’animo quotidiani all’interno di universi onirici, privi di regole, in cui la figura umana è cardine, metro di misura e tramite con lo spettatore.
 Architetture impossibili accompagnano l’uomo dentro se stesso, cercando di materializzare un pensiero o un’emozione, per dargli una dimensione e potercisi confrontare.

GBRLSTRCX. Il suo nome riprende le consonanti del suo nome e cognome. La X finale (l'equivalente greco della "Chi") riprende il chiasmo, una tecnica compositiva che consiste nella disposizione della figura umana secondo un particolare schema che ricorda l'andamento della lettera X. Ad esempio una statua/individuo è detto chiastico quando vi è equilibrio fra le parti, nonostante il movimento dinamico. Questa lettera finale simboleggia il suo equilibrio ritrovato grazie all'arte.

Rise The Cat è un personaggio inventato, è un gatto a piede libero che spazia dall’arte di strada all’illustrazione, mantenendo un tono piuttosto naïve che non sa dove lo porterà.