Riconosci il tuo talento con la Summer School&Lab!

Il progetto che ogni anno mette in relazione giovani e imprese del territorio

Una proposta per contrastare la disoccupazione e l’insuccesso scolastico. Si tratta di “Summer school&Lab”, il progetto realizzato dall'Unione della Romagna Faentina con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di numerosi partners.

Perché una Summer School?

L'iniziativa nasce per compensare la scarsa familiarità dei ragazzi e delle ragazze verso le "job search skills" costituendo una rete di relazioni più strette con il territorio. “Nel corso della mia carriera di docente - ci ha raccontato Simona Sangiorgi, Assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Faenza - ho notato che i miei studenti al primo anno di università non avevano disinvoltura col mondo del lavoro: erano insicuri nel compilare il proprio curriculum vitae, ad esempio. A questo si aggiungeva la sfiducia e il disinteresse dei ragazzi nei confronti delle opportunità della Regione. Era necessario intervenire, cercare un dialogo”.

L’obiettivo della Summer School, infatti, è aiutare i giovani a potenziare le proprie competenze, tanto creative quanto professionali e relazionali: questo tramite una fitta rete di scuole, università e fondazioni. “Il primo passo è stata la pubblicazione di un bando pubblico per individuare il gestore della School: se l’è aggiudicato la Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza”, spiega Simona  Sangiorgi. Le idee hanno poi preso corpo in un programma ben articolato. Co-working e vecchi mestieri, ma anche nuove idee capaci di entrare nel mondo del lavoro: sono messe a punto dai cittadini più giovani e promosse dalla Summer School.

Quando e come?

L’offerta si rinnova ogni anno, contrastando la difficoltà a trovare un’occupazione: è necessario investire, quindi, non solo nella diffusione delle attività del territorio, ma anche di un “sapere” e di un “saper fare”, che non trascuri la manualità.

Tutte le proposte delle scorse edizioni hanno riscosso entusiasmo da parte dei più giovani: ogni edizione ha ammesso ben 20 partecipanti tra i 17 e i 21 anni. La Summer School ha una durata di 10 giorni, destinati tanto alla teoria quanto alla pratica. Una prima parte, infatti, si incentra sulla formazione, sulla scrittura del curriculum vitae e sulle simulazioni del colloquio di lavoro. Nella seconda parte, invece, i partecipanti possono scegliere i laboratori più affini alle proprie attitudini.

L'edizione 2019

La Summer school è stata selezionata tra le 3 migliori pratiche della Regione Emilia-Romagna in materia di politiche giovanili. D’altra parte, questo risultato è il frutto di un investimento importante: nel 2019 sono stati stanziati 14.00 euro per la realizzazione del progetto. La Summer school conclusasi la scorsa estate si è infatti confermata come una realtà particolarmente stimolante. Parliamo di un’occasione imperdibile per i giovani del territorio, che hanno potuto mettersi alla prova attraverso modelli innovativi di orientamento al lavoro. La cerimonia di chiusura si è svolta venerdì 5 luglio presso il podere di San Bernardino a Faenza: i giovani partecipanti hanno presentato ad alcune aziende le idee sviluppate assieme a imprenditori, docenti universitari ed esperti di alto livello. E non è tutto; durante i dieci giorni trascorsi i ragazzi hanno preso lezioni di team building, design thinking e public speaking: competenze fondamentali per chi voglia inserirsi nel mondo lavorativo attuale.

All’evento conclusivo ha partecipato anche il Presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Il gruppo di ragazzi e ragazze si è dimostrato davvero interessato e curioso. La valorizzazione delle proprie potenzialità e la possibilità di formulare idee innovative hanno suscitato grande entusiasmo” ci ha raccontato l’Assessora Sangiorgi. “Ho chiesto a una ragazza se avesse suggerimenti o critiche sulla Summer Lab: mi ha risposto di no e l’ha definita un’esperienza bellissima. Vorrebbe iscriversi anche nel 2020, perfino se il programma fosse lo stesso. Per noi questa è la gratificazione più grande.”